Frutto fatato

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pianta di fragole
Belle e buone, le fragole hanno ispirato poeti, re e artisti, diventando parte dell’immaginario collettivo e allietando le nostre primavere con la loro nota agrodolce. Da sempre parte dell’alimentazione umana, nell’antica Roma le fragole venivano servite alle feste in onore di Adone perché la leggenda narra che questo frutto sia nato dalle lacrime versate da Venere per la morte dell’amato: una volta cadute a terra queste lacrime si sarebbero trasformate in piccoli cuori rossi, le fragole, appunto. Anche il celebre Re Sole apprezzava questo frutto, tanto da coltivarlo nei giardini della Reggia di Versailles, contribuendo così ad accrescerne fama e notorietà. 

Fonte di vitamina C, di rame (che rinforza i capelli) e di fibre, ma povere di calorie, sono un alimento utile per abbassare i livelli di colesterolo nel sangue. Esistono in diverse varietà, quasi tutte con nome di donna. Le principali sono le Madeleine, caratterizzate da un rosso vivo e frutti conici allungati, le Annablanca, con frutti bianchi e rotondi, le Charlotte, una varietà rustica che produce frutti fino all’autunno, le rifiorenti Annabelle, la Regina delle Valli o fragolina di bosco, e le Fragole di Tortona, Presidio Slow Food. 

Apprezzate dal mondo letterario e artistico, le fragole vengono citate in celebri testi, dalle poesie di William Shakespeare alle canzoni dei Beatles. Per Shakespeare le fragole erano il “cibo delle fate”, mentre Primo Levi in “La Tregua” le rende protagoniste di una scena nel mercato cittadino. Anche la scena musicale non è rimasta indifferente al fascino delle fragole, con la celebre canzone dei Beatles “Strawberry Fields Forever” in cui si evocano ricordi spensierati dell’infanzia di John Lennon o “Strawberry Swing” dei Coldplay. Anche la musica nostrana cita le fragole in diverse canzoni come “Tappeto di Fragole” dei Modà, “Fragole” di Achille Lauro e “Fragole Buone Buone” di Luca Carboni. 

Le fragole hanno conquistato però anche il mondo del cinema con la sensuale scena davanti al frigorifero fra Mickey Rourke e Kim Basinger in “Nove Settimane e Mezzo”, nel romantico aperitivo a base di fragole e champagne di “Pretty Woman”, o nel titolo di un’importante opera di Igmar Bergman come “Il Posto delle Fragole”. Sempre al cinema, il cubano “Fragola e Cioccolato” è un inno alla liberta di pensiero in contrapposizione alle restrizioni di regime, mentre nel cartone “Ratatouille” il topolino-chef protagonista abbina con voluttà i nostri frutti rossi al formaggio. 

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